Il punto della situazione: 317 domande, 120 contributi già consegnati
L’operazione “buoni spesa” è ben avviata. Niente miracoli o problemi risolti, ma almeno abbiamo dato un po’ di ossigeno a tante persone: è utile fare il punto della situazione. L’ordinanza della Protezione Civile sulla “Solidarietà Alimentare” è uscita il 29 marzo, il 31 marzo sono arrivati i fondi e abbiamo attivato una macchina complessa. - Accordi con i supermercati di Canegrate: chi era disposto a gestire i buoni? Quanti? Come? - Contatti con i piccoli commercianti di Canegrate per farli partecipare. Ne siamo orgogliosi: tutela del piccolo commercio! - Stesura dei contratti con tutti i distributori. - Definizione del modello della domanda, autoprodotta e la più semplice possibile per far emergere i destinatari della misura: lavoratori colpiti dalle chiusure, precari e protagonisti del sommerso, piccoli commercianti, lavoratori autonomi. - Attivazione di tutti i canali sociali possibili per far arrivare la notizia anche ai più isolati, con l’aiuto di associazioni e singoli cittadini.
Tutti i supermercati canegratesi hanno aderito (Lidl, Il gigante, Sigma e Tigros) e non solo… con scelta pregevole hanno deciso di aumentare la loro quota di buoni offrendo il 10 %in più. Qualche piccolo esercente ha addirittura regalato tutti i buoni!
I fondi da distribuire sono così passati da 67mila a oltre 73mila euro. Si è innescato un circolo virtuoso di solidarietà sociale.
La raccolta delle domande, partita il primo Aprile, è stata occasione d’incontro con i nostri cittadini: consulenze telefoniche e via mail; accoglienza in Comune pur nel rispetto delle misure anti-contagio. Il personale dell’URP e i messi hanno fatto un gran lavoro. Tutti hanno avuto ascolto.
Abbiamo conosciuto situazioni di difficoltà nuove e tante storie individuali: chi aveva dovuto chiudere il negozio appena aperto; lavoratori della ristorazione o dei mercati rimasti d’un tratto senza nulla; persone che vivono di lavori saltuari private d’un botto del reddito; partite IVA e piccole attività ridotte allo stremo; lavoratori in attesa dell’ossigeno della Cassa Integrazione; madri sole … Nella domanda c’è uno spazio aperto in cui si chiede di descrivere con parole semplici e oneste la propria situazione.
I Servizi Sociali hanno verificato: apprezziamo la veridicità delle dichiarazioni.
In totale, ad oggi, sono state presentate 317 domande: 107 cartacee (presentate in Comune e talvolta compilate con l’assistenza del personale comunale) e 210 via mail.
120 buste con i buoni sono già state consegnate e 200 persone sentite telefonicamente.
Contiamo di completare le operazioni entro fine settimana prossima. I buoni li consegna il personale del Comune, a casa e in busta chiusa, in cambio della firma su una ricevuta. Generalmente dividiamo i buoni in due rate, per evitare che le risorse si esauriscano subito escludendo ingiustamente qualcuno. I contributi oscillano fra un minimo di 55 euro e un massimo di 660, in base alla situazione economica e alla composizione del nucleo familiare.
Per i Servizi Sociali, che ringraziamo, e per tutti noi è stato e sarà un lavoraccio, solo l’inizio di un percorso ancora più complicato quando si proverà tutti a ripartire, ma ne vale la pena.